Impariamo a sciare con la presciistica


  • Nuova presciistica

     

Obiettivo: il miglioramento tecnico

Qualche anno dopo dell’avventura dello Sci Club Ceva, un autunno pensando alla preparazione fisica in attesa della stagione sciistica, mi venne l’idea di mettere a punto una presciistica che avesse come principale obiettivo il miglioramento tecnico, il miglioramento fisico sarebbe stato solo la conseguenza dei movimenti che si effettuavano.

Il primo corso di prova, lo effettuai con  5 amici in una palestrina, il risultato fu molto incoraggiante, uno degli allievi che non sapeva sciare fu la cartina di tornasole per valutare l’efficacia di questo nuovo corso.

Alla prima uscita sulla neve fummo tutti in attesa dell’esecuzione della sua prima curva……  flessione, puntamento del bastoncino, distensione…e… riuscii a girare al primo tentativo (fu per me la certezza dell’efficacia del corso)

  • Corsi: impariamo a sciare in Palestra

L’anno seguente iniziai a Mondovì   i corsi “Impariamo a sciare in Palestra, ebbero un grande successo di adesioni ed importanti risultati sulla neve.

Impariamo a sciare in palestra

  Impariamo a sciare in palestra

 

Similmente all’insegnamento di numerosi sport, tennis, golf, ecc  dove si provano i movimenti senza la pallina, frazionando il gesto e usando espedienti per facilitare l’apprendimento.

Sulla neve  quando  imparando si riesce ad effettuare una curva anche con movimenti sbagliati si tende poi a ripetere la coordinazione e diventa difficile migliorarsi.

In palestra è possibile acquisire famigliarità con il gesto tecnico gradualmente, famigliarizzando con coordinazioni sconosciute ed inusuali

Per molti sciatori  l’obiettivo di dare pressione ad una buona presa di spigoli viene acquisito facilmente, ma per altri sono coordinazioni di difficile acquisizione.

Si nota chiaramente che molte  persone hanno difficoltà ad effettuare anche i movimenti molto semplici, nonostante la maggiore tranquillità offerta dalla palestra, difficoltà o la impossibilità a dare impulsi  per il movimento ad alcuni muscoli, in particolare se devono avvenire in concomitanza o in coordinamento con altri.

Sulla neve il scivolamento, la paura di cadere o di non riuscire a fare la curva ne aumentano la difficoltà.

Impariamo a sciare in palestra 3

 

Nella prima serata fui in grande difficoltà, mi trovai a sorpresa con oltre 60 allievi  da gestire contemporaneamente, cosa ben diversa dal corso precedente  di soli 5 persone che avevo  potuto seguire e correggere  individualmente.

Dovetti rapidamente pensare come avrei potuto fare affinché tutti gli allievi potessero assumere le posizioni corrette e quindi muoversi nel modo opportuno, sia i più vicini che potevano vedermi ma anche  coloro che erano lontani.

Decisi all’istante di ispirarmi alle esercitazioni militari, feci in modo che si disponessero in file parallele  utilizzando  righe presenti sul pavimento, e le pareti per indicare la direzione dei movimenti.

Cercai di semplificare gli esercizi, i primi movimenti effettuati con braccia allargate per rendere più facile sia la comunicazione sia per tenere sotto controllo gli assi delle spalle, del bacino,  la posizione della colonna e degli arti superiori ed inferiori.

 Imparare così prima ad assumere posizioni base, quindi successivamente a muoversi in modo coordinato.

Pensando che la qualità del corso sarebbe stato di livello inferiore  per l’elevato numero dei partecipanti, ritardai il pagamento delle iscrizioni e consigliai chi non era pienamente convinto a non tornare.

Alla seconda  lezione nessuno mancò, anzi altri avrebbero voluto aggiungersi.

I corsi furono continuati per anni in autunno ma anche nel periodo Gennaio – Marzo, questo perché gli allievi potevano più rapidamente  provare  sulla neve le coordinazioni eseguite più volte in palestra e potevano inoltre chiedere informazioni sulle  difficoltà trovate in pista.

Durante questa presciistica venivano utilizzati anche  i bastoncini.

Nei corsi successivi visto il numero elevato di partecipanti mi avvalsi della collaborazione  contemporanea di preparatori atletici e maestri di sci.

 

In palestra è possibile acquisire famigliarità con il gesto tecnico gradualmente, famigliarizzando con coordinazioni sconosciute ed inusuali

Per molti sciatori  l’obiettivo di dare pressione ad una buona presa di spigoli viene acquisito facilmente, ma per altri sono coordinazioni di difficile acquisizione.

Si nota chiaramente che molte  persone hanno difficoltà ad effettuare anche i movimenti più semplici, nonostante la maggiore tranquillità della palestra.

Sulla neve il scivolamento, la paura di cadere o di non riuscire a fare la curva ne aumentano la difficoltà.

Il corso consiste in una sequenza di esercizi messi a punto nel tempo per avere una acquisizione graduale dei movimenti che sono alla base del gesto tecnico dello sci.

Esercizi sono stati messi a punto per superare le difficoltà degli allievi.

Anche i più bravi ne trovano giovamento poiché i movimenti dello sci sono inusuali ed eseguirli con maggiore padronanza con migliore simmetria migliora notevolmente la sciata.

È un po’ come provare i passi di un ballo o di una danza senza musica, concentrandosi solo sui movimenti che il corpo dove effettuare,

KATIA

Diventa poi anche divertente  trasferire sulla neve le coordinazioni provate più volte in palestra.

Gli esercizi erano impostati con una progressione che partiva da movimenti semplici di singole articolazioni, che progressivamente  diventavano  coordinazioni fino al gesto completo.

Il manuale con gli esercizi indica dettagliatamente la progressione,  più avanti potrà essere inviato o presentato alle persone interessate

I movimenti più vicini allo sci erano tuttavia i saltelli laterali e per lungo tempo pensai quale potesse essere il passo successivo, per rendere più facile la ripetizione de movimento dello sci.

Fu questo l’obiettivo che mi portò a progettare in seguito il simulatore di sci “Ski Master”.

Più avanti inserirò schemi di esercizi con aggiornati sul gesto tecnico attuale per esercizi fatti in casa.

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