IDEE Anni ’90

Altre IDEE realizzate anni ‘90

 

  • Gravit Master e Spinning

È nato per la valutazione e per l’allenamento della forza veloce.

È praticamente uno step con pedane elastiche.

Il termine Gravit perché il corpo sostenuto in modo elastico nel movimento da la sensazione di muoversi in assenza di gravità, gli arti inferiori  possono muoversi più o meno ampiamente alla massima velocità,

Era l’unico attrezzo che permetteva di effettuare i movimenti veloci agli arti inferiori.

Il monitor visualizzava anche la massima velocità di movimento .

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Dei test effettuati evidenziarono che i valori delle velocita del movimento erano simili ai valori della forza esplosiva rilevata con il Jump test, ossia i valori rilevati con il jump test i primi 10 atleti erano anche i primi nella massima velocità con il Gravit Master anche se non necessariamente nello stesso ordine.

Oltre agli arti inferiori offriva la possibilità di allenare quelli superiori con una impugnatura posta più in alto e con mancorrenti laterali.

Poco dopo l’americana Schwinn  ci affidò la commercializzazione in Italia dello Spinning,  la Colombo Ski Master cambiò nome in Colombo Sport & Fitness.

Il grande successo dello Spinning rese facile la vendita e con margini adeguati, ci indusse a i trascurare la difficile costruzione sia dello Ski Master che del Gravit Master.

la Colombo Sport & Fitness diventò una azienda commerciale.

Dopo qualche anno cedetti le quote dalla società sia perché il commercio non mi coinvolgeva sia perché pensavo ad un prossimo aumento della concorrenza e riduzione dell’interesse per l’attrezzo.

  • Incubatrici per uova di struzzo

In quel periodo ci fu una notevole proliferazione degli allevamenti di struzzi, si pensava che questa carne molto simile a quella di vitello (colorazione e consistenza) senza colesterolo, diventasse la carne del futuro, si iniziò la produzione  di attrezzature  per l’allevamento e l’incubazione delle uova, che a diversità delle uova di gallina era una operazione molto delicata, particolare che scoprii solo dopo aver ricevuto numerosi ordini.

Uno dei maggiori  problemi era  la temperatura effettiva dell’uovo, essa doveva mantenersi esatta al decimo di grado per avere la massima resa,  la temperatura impostata sul termostato non corrispondeva a quella effettiva delle uova in quanto l’inerzia termica delle resistenze (la resistenza quando viene spenta continua a riscaldare per un po’ di tempo) quindi la temperatura dell’aria oscillava ed era difficile conoscere la temperatura media.

Un escamotage mi permise di evitare che 660 uova dal costo di 200.000 lire  cadauna contenute in ogni incubatrice non schiudessero a dovere, con danno enorme.

Misi nell’incubatrice un piccolo contenitore contenente olio di vaselina e al suo interno la sonda di un termometro digitale.

In questo modo la temperatura indicata era la media effettiva, uguale a quella all’interno delle uova, quindi  una valutazione perfetta,  in riferimento della quale si impostava il termostato  di controllo delle resistenze del riscaldamento.

La seconda difficoltà era il giusto grado di umidità da tenere con condizionatori, nel periodo d’incubazione e nei primi giorni dalla nascita del pulcino, ma questo non era più compito mio ma dipendeva dall’esperienza degli allevatori.

Oltre alle incubatrici furono costruite schiuse, nei giorni precedenti alla nascita (42 gg) le uova vengono spostate in attrezzature con spazi maggiori e mantenute sempre alla temperatura costante.

Nelle incubatrici l’uovo deve essere ruotato meccanicamente almeno di 90° ogni ora, nelle schiuse non era più necessario.

Un’altra attrezzatura fu una trita erba utilizzata per dare ai neonati, erba fresca e molto corta, lunga solo qualche millimetro. Foto

–         Costruimmo il più grande allevamento europeo in Sardegna ad Ortacesus  pr. Cagliari, presso la fattoria Trexenta

Capacità di incubazione contemporanea di 3.330 uova.

Il boom degli struzzi  finì… come è stato per molti allenamenti di animali (visoni cincillà ecc.) inizialmente vi sono utili molto elevati  perché vengono allevati e commercializzati solo animali destinati alla riproduzione quindi di maggior valore.

Nel caso degli struzzi una coppia di produttori poteva in un anno  generare 40 pulcini che dopo un anno potevano essere venduti a 3 / 4 000 euro cadauno, perché  a loro volta  potevano ripetere questi grandi utili.

Poi quando la generazione dei riproduttori si era molto estesa, si doveva passare ai veri allevamenti per la carne da macello,  quindi erano necessari grandi numeri e grandi investimenti per avere costi bassi, servivano grandi spazzi, capitali e soprattutto mentalità e capacità imprenditoriali molto diverse.

I cento chili dell’animale dovevano essere venduti  tra i 500 ed i 700 euro invece dei 3/4000 euro dei riproduttori,  così tutto si sgonfiò.

I paesi principali che hanno allevamenti per il macello rimangono Israele e Sudafrica.

Tutore per arti inferiori

Fa parte delle idee ritenute interessanti costruite e provate ma non sviluppate, tenute nel cassetto in attesa di occasioni più propizie per la produzione e vendita.

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